Divisioni, Questioni agrarie, Servitù: La mediazione in agricoltura secondo Mediazioni.it

Trabucchi Guido
A cura di Trabucchi Guido, Avvocato.
Pubblicato

Il Dlgs 28/10 ha introdotto sempre di più l'istituto della mediazione anche in agricoltura.

La mediazione in campagna, intesa come processo di negoziazione, risoluzione dei conflitti o facilitazione di decisioni in contesti rurali o agricoli, è un concetto che può assumere diverse forme, a seconda della situazione specifica. Questo tipo di mediazione è particolarmente utile in ambienti dove le dinamiche sociali, economiche e ambientali sono complesse. Ecco alcuni esempi di come la mediazione possa essere applicata in contesti rurali e agricoli:

1. Mediazione tra agricoltori
Gli agricoltori possono avere conflitti riguardo l'uso della terra, l'accesso alle risorse naturali come l'acqua, o la gestione dei confini tra proprietà. La mediazione può aiutare a risolvere le controversie, trovando soluzioni che soddisfano entrambe le parti e evitando escalation che potrebbero danneggiare i rapporti di vicinato o la produttività.

2. Mediazione con le istituzioni
In molti casi, gli agricoltori devono trattare con enti locali, regionali o nazionali per questioni legate a politiche agricole, regolamenti ambientali, sussidi, o diritti di accesso alle risorse naturali. La mediazione con le istituzioni può essere fondamentale per ottenere risultati favorevoli o per chiarire le normative e promuovere il dialogo tra le parti.

3. Mediazione per la sostenibilità ambientale
La crescente attenzione alla sostenibilità ambientale porta spesso a conflitti tra i praticanti dell'agricoltura tradizionale e le normative ambientali più stringenti. La mediazione può facilitare la cooperazione per trovare soluzioni che bilancino la protezione dell'ambiente con la necessità di garantire la redditività agricola.

4. Mediazione tra aziende agricole e comunità locali
La relazione tra le aziende agricole e le comunità locali è fondamentale per lo sviluppo delle aree rurali. Conflitti riguardo l'uso della terra, il rumore, l'inquinamento, o la gestione di risorse comuni (come strade e impianti idrici) possono essere gestiti tramite mediazione, contribuendo a migliorare le relazioni tra i diversi attori.

5. Mediazione per la gestione dei conflitti sociali e culturali
In alcune aree rurali, la diversità culturale e le tradizioni locali possono portare a incomprensioni tra gruppi, come ad esempio tra agricoltori e migranti. La mediazione aiuta a promuovere la comprensione reciproca, a ridurre i conflitti e a facilitare l'integrazione.

6. Mediazione per l'accesso alla terra
La distribuzione delle terre agricole può essere fonte di conflitto, soprattutto in regioni dove le risorse sono limitate. La mediazione può aiutare a risolvere le controversie legate alla proprietà terriera, all'affitto e alle pratiche agricole.

7. Mediazione dei conflitti generazionali
Nelle aziende agricole familiari, le dinamiche tra le generazioni (ad esempio tra genitori e figli) possono generare conflitti, specialmente quando si tratta di decisioni su come gestire l'attività agricola o quando ci sono divergenze su come adattarsi alle nuove tecnologie o pratiche sostenibili. La mediazione può aiutare a gestire questi conflitti in modo costruttivo.

8. Mediazione nei contratti agrari
I contratti tra proprietari terrieri e agricoltori possono a volte essere motivo di incomprensione o conflitto. La mediazione può essere utilizzata per chiarire i termini e risolvere le divergenze, evitando azioni legali che potrebbero danneggiare entrambe le parti.

9. Mediazione in ambito di successione ed eredità.
Nelle aziende agricole familiari può succedere che venendo a mancare il padre gli eredi possano iniziare conflitti successori che possono durare anni e portare alla rovina del patrimonio familiare. Il legislatore anche in questo caso ha introdotto l'obbligo di passare in mediazione per le questioni successorie, ereditarie e di divisione immobiliare tra eredi. Sempre di più l'esperienza il mediatore può aiutare a gestire questi conflitti in modo costruttivo e riservato evitando agli eredi contenziosi lunghi, difficili e costosi che portano solo alla distruzione della famiglia e del patrimonio lasciato dal de cuius.

In tutti questi casi, la mediazione in campagna si basa sull'ascolto attivo sul confronto riservato tra le parti, sul buon senso, sulla comprensione reciproca, e sulla ricerca di soluzioni che soddisfino i bisogni di tutte le parti coinvolte.

Una vista delle colline di Illasi
Condividi questo articolo

Iscriviti alla nostra newsletter

Ho letto ed accetto l'informativa sulla privacy